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Icaro provò a volare ma le ali si bruciarono..















lunedì 2 maggio 2011

Si riparte

Stesse facce, stessi luoghi, stessi discorsi, stesse paure...eppure sono qui per cambiare e ripartire..
e il tempo sentenzierà.
mi convincerà.
incredula ma speranzosa!

domenica 20 febbraio 2011

le maschere

Cerco in tutti i modi di tenere nascosto, almeno in questo blog, il mio Grande Problema..sì perchè, nonostante tutto credoc i sia dell'altro nella vita. e di molto, molto più bello.
Ma non poteva durare per sempre..le maschere prima o poi cadono o si logorano o inavvertitamente vengono tolte.
Non farò della serie alcolisti anonimi e scriverò, "mi chiamo A. e sono un'... e una...".
Ma devo ammettere che è il periodo più out degli ultimi tempi. 5 anni senza ricadute ed ora ci sono di nuovo dentro e non ne vedo uscita.
post poco gradevole, e breve.
ho scelto solo di togliere la maschera.

sabato 8 gennaio 2011

..e la vita va avanti..

quando va bene
quando va male
quando il mondo crolla
quando ti fanno un regalo
quando ci sei
quando non ci sei
quando viene a mancare qualcuno
quando hai trppo
quando non hai niente
quando...
sempre...
la vita va avanti qualunque cosa succeda.
il mondo non si ferma.
la gente non si ferma, a volte nemmeno nota che qualcosa non va.
l'importante è sapere che quel che va avanti lo si può far andare come si vuole, nel modo in cui si crede più giusto.
al meglio, puntando al meglio,lottando nelle difficoltà, lasciandosi andare allo sconforto ma come sfogo per un ripiglio!
..e la vita va avanti così...e tu puoi solo provare a godertela e far in modo che se la godano anche gli altri.

venerdì 5 novembre 2010

convivenza

molti sono gli ambiti di utilizzo di questa parola.
io mi riferisco ad uno in particolare.

-vorrei che questo mio spazio resti il più "sano"possibile...me lo auguro..-

convivenza
avere la botte piena e la moglie ubriaca.
ma, il più delle volte,
la botte è piena d'aceto
e la moglie è in coma etilico.

mercoledì 3 novembre 2010

e ancora..."auto-"

"auto-": dal greco "autòs", da sè, indipendentemente, in persona,

"auto-nomia"...
etimologicamente"libertà di vivere secondo le proprie leggi".

in realtà la questione non è così semplice.
nel concetto di autonomia non c'è solo la libertà di scelta, ma anche l'obiettivo di fare la scelta migliore.
alla fine ne va del proprio Sè!

che dire..si apre un mondo..di esperienze, di difese, di autocritiche(questo "auto"c'è ovunque mannaggia!) , di esigenza, di perfezionismo, di limiti..

in alcuni casi anche semplicemente di mancanza di volontà, di pigrizia, di inettitudine, di comodità.
e direi che quest'ultimo mondo sia quello incurabile..il Sè sceglie di non avere un Sè autonomo!
beh, alla fine questo è un esempio concreto, seppur discutibile, di piena autonomia!

ma tralasciando questo caso, l'argomento risulta difficile da sviscerare, almeno per me.
credo di essere autonoma in tutto, anzi, il mio orgoglio mi fa desiderare di esserlo e quindi di riuscirci.

manco di autonomia in tutto quello che riguarda la Concezione del Sè...
e quindi?
bah, qui il mio cervello si ingrippa.

compito del giorno/periodo: accrescere l'auto-stima.

sì, credo sia questo il nocciolo del problema.
il passato e ciò che ha determinato può essere sostituito(non cancellato..) da un"buon"presente.
e il futuro, così come la Mia Persona, nè potrà trarre solo giovamento.

giovedì 28 ottobre 2010

citazione..nulla di più..

“Chi può disegnare in un arcobaleno la linea che demarca la fine della tinta blu e l’inizio di quella violetto? Noi vediamo in maniera distinta i due colori, ma dove, esattamente, l’uno blenda nell’altro? E lo stesso vale per il sano e il patologico”

H. Melville, “Billy Budd”

senza/es(=tu)-senza

Limite.
I Romani definirono”limiti” quelle pietre che segnano i confini. erano sacre e non potevano essere rimosse senza delitto, perchè erano esse stesse sotto la speciale protezione di una divinità, Limite o Termine (dove Terminus tra l’altro è uno dei tanti aspetti di Giove,Re di tutti gli déi)…
Fosse così facile capire qual’è il limite da non valicare..avere una pietra che delimita, che ti blocca, che ti ricorda dove non devi andare..per non commettere un errore che diventerà danno altrui..
La paura di dare dolore mi fa retrocedere..anzi, mi fa desiderare di farlo.
In realtà non si sa mai quando si rischia di fare male agli altri..ogni azione in potenza può essere errata…sappiamo quello che viviamo noi, ma mai fino in fondo quello che vivono e che facciamo vivere a loro…
é così complicato volere bene a qualcuno.
è così complicato non volere mai sbagliare.
preferisco prendere mille sberle che dare un buffetto..
è così semplice essere senza forma, senza corpo.
il dolore ti attraversa da parte a parte senza nemmeno accorgersi di averti incontrata.
e tu, Aria, male non ne puoi fare.